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Oggi, il team di Agrimarket Iblea dedicherà le pagine del proprio blog all’analisi e l’approfondimento di una problematica che potrebbe colpire le colture di pomodoro durante i mesi estivi.

La patologia, di cui oggi vogliamo darvi qualche accenno è la virosi del pomodoro o altrimenti detta bronzatura fogliaria. ( Tomato Spotted Wilt Virus ).

Si tratta di una malattia del pomodoro molto difficile da riconoscere e debellare che potrebbe colpire le colture sopratutto nel periodo estivo, quando le coltivazioni di pomodoro raggiungono la loro maturazione.

Il primo step da considerare affinché si possa tenere sotto controllo questa patologia è un tempestivo riconoscimento della stessa e la conoscenza di una serie di tecniche che eviteranno il ripetersi del problema negli anni successivi.

Cosa si intende per virosi del pomodoro?

Si tratta di un virus che si diffonde velocemente sulla cultivar attraverso un vettore noto come Tripide Americano, Frankiniella Occidentali ovvero un insetto polifago estremamente piccolo del quale è veramente difficile accorgersi della sua presenza.

Altro fattore degno di nota è la velocità di riproduzione dal momento che riesce a produrre dalle 20 alle 100 uova al giorno!

Gli adulti attivi durante il periodo primaverile ed estivo sono di colore ocraceo con striature e punteggiature più scure nella regione dorsale mentre gli stadi giovanili sono molto chiari.

Quali danni causa alle colture?

Il piccolissimo tripide che si nasconde abilmente nei fiori delle piante, provoca danni diretti, determinati sia dalle punture dell’insetto, sia dall’attività di ovideposizione.

La presenza di sostanze tossiche nella saliva dell’insetto, provoca sulle foglie la depigmentazione, cioè la perdita di colore. Queste dapprima diventano argentee e poi necrotizzano.

Il danno da ovideposizione si manifesta invece con suberificazioni e deformazioni dei tessuti interessati.

Come prevenire un attacco di tale portata?

Partendo dal presupposto che difendersi da questa pericolosa malattia non è sicuramente cosa facile, suggeriamo nell’ambito dell’agricoltura biologica l’attuazione di corrette strategie di difesa integrata ed opportune pratiche colturali.

  • Pacciamatura
  • Trappole cromotropiche
  • Macerati

Qualora invece l’attacco si sia già palesato non si può fare altro che limitare i danni peggiori eliminando con cura le piante man mano colpite e facendo attenzione agli attrezzi da lavoro ovvero non utilizzando gli stessi strumenti per le piante sane e per quelle infette onde evitare la diffusione incontrollata del virus.

Se dubbi ed incertezze affollano la vostra mente, ritenetelo normale! 

Il nostro team di professionisti del settore è a vostra completa disposizione nel chiarire ogni vostro quesito e guidare al meglio le vostre scelte!

Vi aspettiamo!

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