
Oggi il team di Agrimarket Iblea si soffermerà sull’analisi e l’approfondimento di una fastidiosissima insidia che potrebbe danneggiare in maniera irreparabile ogni potenziale coltura.
Oggetto della nostra breve trattazione sono i tripidi, insetti apparentemente innocui, appartenenti alla famiglia dei Tisanotteri.
Scopriamone insieme qualche dettaglio.
Cosa sono i tripidi e di cosa sono responsabili?
I tripidi, come preannunciato appartengono alla categoria di insetti e sono riconoscibili dalle loro piccole dimensioni e dalla forma piatta e allungata. Gli esemplari adulti hanno quattro ali sottili. Possono variare di colore, dal grigio al giallo o al marrone. I tripidi sono portatori di virus, soprattutto del genere Tospovirus.
Come si articola il loro ciclo biologico?
La prima fase del ciclo di vita dei tripidi è l’uovo, che si schiude più rapidamente a temperature più elevate. Le femmine depongono le uova nei tessuti vegetali e le larve che ne escono si nutrono dei tessuti circostanti. Una delle caratteristiche di questi insetti è che passano dallo stadio pupale a quello adulto nel terreno o nelle foglie inferiori.
Le larve vivono nelle foglie, ma non appena raggiungono la giusta fase di sviluppo, cadono a terra o sulle foglie inferiori, dove vivono durante le fasi prepupale e pupale, fino al raggiungimento dello stadio riproduttivo adulto, con le ali completamente sviluppate. L’intero ciclo di vita dura solo qualche settimana.
Quali sono i sintomi di un attacco di questo parassita?
Responsabile assoluto dei maggiori danni alle piante sono le larve, le quali succhiano il liquido dalle cellule vegetali, principalmente dalle foglie, ma anche dai petali, dai germogli e dai frutti.
Decolorazione, appassimento delle foglie e presenza di puntini neri su di esse rappresentano i principali sintomi di un attacco di questo parassita con conseguenze spesso irreparabili per l’intero raccolto.
Come prevenire il parassita e quali soluzioni adottare per il suo controllo?
È molto importante monitorare le colture per rilevare quanto prima la loro presenza. Il metodo classico consiste nell’utilizzare delle trappole adesive blu, colore che attrae fortemente i tripidi e controllare le stesse ogni paio di giorni con una lente d’ingrandimento, in modo da costatare l’eventuale presenza di questi insetti.
Se si rileva la presenza di tripidi, è necessario l’utilizzo di trattamenti appropriati per ridurre al minimo il rischio d’infestazione. È possibile anche utilizzare dei funghi entomofagi nell’ambito della lotta biologica.
Nel renderci conto che ciascuno di voi necessita di una consulenza diversa e specifica in base alle vostre esigenze, Vi invitiamo a mettervi in contatto con il nostro team di professionisti, i quali dopo un’attenta valutazione sapranno consigliarvi al meglio le strategie migliori per la gestione del problema in essere.