
Oggi, il team di Agrimarket Iblea, in controtendenza alle precedenti puntate, non vuole tediarvi con l’ennesima patologia a cui le vostre colture potrebbero andare incontro quanto piuttosto presentarvi una soluzione che potrebbe fare al caso di molti di voi alle prese con una coltivazione di pomodoro fuori suolo.
Di cosa si tratta?
Utilizzo di substrati di coltivazione in particolari contesti quali quelli in cui si coltivano piante a sviluppo indeterminato come il pomodoro.
Quali sono i vantaggi?
- Ancoraggio della pianta
- Stabilità durante l’intero ciclo produttivo
- Rifornimento d’aria, acqua e nutrienti alle radici
Substrati, quali sono i disponibili sul mercato?
- Organici: Sono substrati ottenuti come sottoprodotto dei processi agro – industriali, ad esempio : fibra di cocco, corteccia, fibra di legno, posidonia, lolla di riso, torba.
- Inorganici: Substrati di origine vulcanica e rocciosa quali pomice, pozzolana e sabbia.
- Inorganici ottenuti per riscaldamento : argilla espansa, perlite, vermiculite, lana di roccia.
Quali caratteristiche per un substrato ottimale?
- Ph neutro o subacido
- Sterilità e sanità
- Porosità che consente una sufficiente capacità di drenaggio
- Adeguata capacità di ritenzione idrica
- Chimicamente inerte
- Bassa densità apparente
Partendo dal presupposto che non esiste un substrato universale che sia valido in tutti i contesti di coltivazione, è opportuno esaminare attentamente le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche dei singoli materiali in modo da effettuare la scelta corretta.
Detto questo, sembra retorico suggerirvi di contattare il nostro team di professionisti che dopo aver valutato le vostre esigenze, vi guiderà nella scelta della migliore tra le soluzioni possibili.