
Oggi, il team di Agrimarket Iblea concentrerà il focus del proprio blog all’analisi e l’approfondimento di una problematica che potrebbe colpire irrimediabilmente le vostre colture producendo danni economici non indifferenti.
Protagonista della nostra trattazione è il cosiddetto Ragnetto Rosso o tecnicamente noto come Tetranychus urticae.
Di cosa si tratta?
Il ragnetto rosso è un aracnide prevalentemente fitofago, che attacca diverse piante, sia da frutto che ornamentali. È considerato un parassita molto pericoloso per le piante e con un elevato potenziale di infestazione visto che è in grado di riprodursi molto velocemente e nel giro di pochi giorni.
Quali sono le sue caratteristiche morfologiche?
Il ragnetto rosso è un acaro o un aracnide caratterizzato da dimensioni molto piccole, comprese tra 0,5 millimetri per le femmine e ancora meno per i maschi. Il corpo di questo parassita è colorato di rosso nello stadio adulto, mentre nello stadio giovanile, di giallo o arancione.
Il ragnetto rosso si riproduce in modalità ovipara tramite deposito di circa cento uova all’anno. Le uova vengono fecondate in inverno, per poi svernare nel periodo primaverile o estivo. Gli esemplari adulti e le larve si nutrono del margine superiore e inferiore delle foglie e dei germogli della pianta colpita. Il loro apparato boccale è appuntito e consente di pungere le parti vegetali infestate per succhiare le sostanze nutritive della pianta.
Quali sono i sintomi di un attacco di ragno rosso?
- Le foglie si decolorano improvvisamente sul margine superiore assumendo una colorazione simile a quella del bronzo.
- Disseccamento e conseguente caduta precoce delle foglie.
- Necrosi del tessuto vegetale e comparsa di macchioline biancastre pulverulente dovute ai residui e agli escrementi delle larve.
- Ustione delle bacche di pomodoro poiché i raggi solari, senza la protezione fogliare, penetrano più facilmente nei frutti.
Quali sono le cause di un attacco del genere?
- Climi caldi e secchi
- Umidità assente
- Piogge scarse
Come intervenire a scopo preventivo?
- Incrementare le irrigazioni durante le giornate troppo calde e secche e bagnare frequentemente le foglie e i germogli.
E se invece la colonizzazione è già avvenuta?
Se questa è la situazione che temete, il nostro consiglio è quello di fissare un appuntamento con il nostro team di professionisti che saprà suggerirvi al meglio la strategia migliore da adottare per evitare i danni peggiori.