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Oggi il team di Agrimarket Iblea dedicherà lo spazio del proprio blog all’approfondimento di una temutissima patologia determinata dall’attacco di un microscopico fungo ascomiceta, appartenente alla famiglia delle Erysiphaceae. Si tratta di funghi non visibili all’occhio umano, ma che una scorretta gestione degli stessi è tale da comprometterne interi raccolti con tutte le conseguenze in termini economici che questo può comportare. L’oidio o comunemente inteso come mal bianco è la patologia di cui vogliamo dare qualche utile cenno.

Imparare a conoscere il nemico è il primo passo perché si possa essere vincitori nella lotta contro di esso.

Di cosa si tratta?

Con il termine oidio identifichiamo una malattia trofica delle piante. Questo tipo di malattia è causata dalla sottrazione di elementi nutritivi dalle cellule delle piante ad opera di agenti patogeni. La loro caratteristica è quella di produrre dei filamenti da cui successivamente si sviluppano delle spore, chiamate oidiospore. Gli agenti patogeni dell’oidio instaurano con la pianta un rapporto trofico definito parassitismo obbligato. Ciò vuol dire che senza il nutrimento ricavato dalle piante, il fungo non sopravviverebbe, specie durante la latenza invernale. Le nuove spore vengono rilasciate dal fungo solitamente all’inizio della primavera. Per via dell’azione del vento l’infezione si sposta da una pianta all’altra.

Quali sono i primi sintomi dell’oidio?

  • Macchioline bianche di forma rotondeggiante sulla pagina inferiore delle foglie.
  • Nebbiolina biancastra, polverosa simile al borotalco o alla farina sulle foglie, ma anche sulle altre parti aeree della pianta.
  • Foglie ingiallite, accartocciate e necrotizzate

Quali sono le cause che determinano il diffondersi di una tale patologia?

  • Temperatura compresa tra i 20-27 °C
  • Aumento dell’umidità relativa

Cosa fare per prevenirne i danni?

Attraverso opportune tecniche agronomiche si può agire per la difesa biologica in via preventiva. In particolare:

  • Nei periodi caldi bisogna evitare di dare acqua alle piante nelle ore centrali della giornata. Irrigate o al mattino presto o alla sera. In questo modo avrete anche una migliore efficienza idrica, eviterete cioè che l’acqua evapori in fretta.
  • Evitare di bagnare direttamente le foglie favorendo l’irrigazione con il sistema a goccia.
  • Rispettare le giuste distanze di semina e trapianto delle colture.
  • Effettuare periodicamente delle operazioni di pulizia di parti secche o rovinate.

Nella speranza di avervi dato qualche utile suggerimento o qualche informazione supplementare ad accrescere il vostro bagaglio di conoscenze in fatto di patologie fungine, Vi rinnoviamo il nostro invito a segnalarci vostre esperienze, curiosità, dubbi o se vi piacere il team Agrimarket Iblea rimane a vostra disposizione per consulenze sul campo personalizzate sulla base delle vostre specifiche esigenze.

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