
Oggi, il gruppo Agrimarket Iblea si soffermerà su una problematica molto sentita in questi giorni vista la canicola alla quale inermi, assistiamo.
Da qualche decennio è sotto gli occhi di tutti un repentino innalzamento delle temperature medie stagionali e lunghi periodi di siccità che tra le tante cose producono enormi disagi anche in campo agricolo.
Il focus di questo articolo oltre a concernere l’insieme dei danni che il calore eccessivo e prolungato può causare alle coltivazioni, verterà anche su suggerimenti pratici ed innovative tecniche agronomiche per provare a difendersi da questo nemico “soffocante”.
In primis, va detto che ciascuna specie vegetale ha nel suo DNA una temperatura ottimale di crescita e dunque va da sé che temperature molto al di sotto o molto al di sopra di essa e ridotte disponibilità idriche genereranno uno stato di sofferenza mettendo a repentaglio la vita stessa della piantina.
Proviamo a spiegare esattamente quale processo si cela dietro lo stress termico a cui la coltura è sottoposta: le membrane cellulari della piantina sono normalmente caratterizzate da una struttura liquido -cristallina che permette il movimento delle proteine e lo scambio regolare di ioni e molecole attraverso le cellule. Cosa accade quando la colonnina del termometro schizza alle stelle?
Si genera una maggiore fluidità dei lipidi di membrana, la normale attività di fotosintesi non è garantita con la conseguente perdita delle funzioni fisiologiche della cellula vegetale!
Tra i danni più evidenti di stress termico ritroviamo:
- Appassimento fogliare
- Arricciamento e disseccamento fogliare
- Ustioni ai frutti più esposti al sole
Alla luce di quanto detto, come può intervenire il produttore per difendere le proprie colture?
- Utilizzo di una rete ombreggiante ovvero una classica rete a maglie sufficientemente larghe per far traspirare l’aria. Questa garantisce allo stesso tempo l’ombreggiatura e la protezione dal sole evitando le fastidiose scottature dei frutti e tutti gli altri danni dovuti al caldo. L’ombreggiatura che si realizza utilizzando le reti fa diminuire anche la temperatura dell’aria, salvaguardando ulteriormente il campo.
È doveroso tuttavia rammentare che la protezione garantita dalla suddetta rete ombreggiante è valevole durante i mesi primaverili ovvero marzo – aprile, ma in piena estate e quando l’eccesso termico è notevole diventa necessario prendere in considerazione la protezione garantita dalle moderne reti antiafidi. Nella fattispecie si tratta diuna barriera di colore bianco che oltre a garantire la massima luminosità e la protezione dal caldo, è utile anche a contenere le infezioni virali nelle colture orticole impedendo l’entrata nelle serre di tutti quegli insetti dannosi per le colture.
- Utilizzo della pacciamatura bianco latte; questa tecnica agronomica migliora la freschezza del terreno, limita l’evaporazione dell’acqua e garantisce una maggiore umidità nel suolo.
- Sistema di irrigazione controllato dosando l’apporto idrico nei mesi più caldi. Irrigate nelle ore fresche della giornata, possibilmente la mattina presto, non esagerate con l’irrigazione nel tentativo di compensare una carenza e mantenete sempre un regime costante allo scopo di evitare pericolosi ristagni idrici che potrebbero causare l’insorgere di altre fisiopatie.
- Baulatura ovvero tecnica agronomica che permette il mantenimento di una certa freschezza alla base della pianta favorendo l’emissione di radici laterali che possono essere d’aiuto nei periodi caratterizzate da temperature molto elevate.
Nella speranza di avervi supportato dandovi qualche utile suggerimento, non ci resta che darci appuntamento alla prossima settimana con una nuova tematica tutta da approfondire.
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