
Oggi il team di Agrimarket Iblea dedicherà lo spazio del proprio blog all’approfondimento di una temutissima patologia determinata dall’attacco di un pericolosissimo acaro ovvero l’eriofide rugginoso del pomodoro o noto in ambiente scientifico come Aculops lycopersici.
La diffusione di A. lycopersici sul pomodoro negli ultimi anni si è fatta sempre più copiosa ed il danno riscontrato sulla coltura sempre più incisivo arrivando fino a una perdita del 65% della produzione ed in casi meno gravi si segnala tuttavia una riduzione qualitativa della bacca non indifferente.
Se la nostra mission è imparare a riconoscere un problema è il modo migliore per combatterlo, ecco qui alcune preziose info che vi aiuteranno a cavarvela nella gestione di questo temutissimo nemico invisibile.
Di cosa si tratta?
L’eriofide rugginoso è un acaro le cui dimensioni sono molto ridotte, le femmine sono lunghe appena 0,15-0,18 millimetri. Le uova hanno forma sferica irregolare e lunghezza di appena 0,03-0,01 millimetri, quindi è impossibile individuarle a occhio nudo. Le femmine depongono sulle foglie circa 50 uova, collocandole in prossimità delle nervature o alla base dei peli. In condizioni favorevoli (27 °C e 30% di umidità relativa) una generazione può completarsi in una settimana, passando attraverso gli stadi di uovo, ninfa di I età, ninfa di II età e adulto.
Quali sono i primi sintomi dell’eriofide rugginoso?
La presenza dell’eriofide rugginoso si palesa con alterazioni dei tessuti epidermici del colletto e delle foglie basali, i quali assumono un colore dapprima verde-bronzeo e in seguito tendente al marrone, che si estende lungo il fusto verso la parte aerea, fino raggiungere i frutti in accrescimento.
Le foglie colpite si deformano accartocciandosi ai bordi e ripiegandosi verso il basso; il loro colore vira progressivamente dal verde al bruno-verdognolo e al bronzeo; poi assumono una pigmentazione tendente al marrone chiaro, divengono fragili e cadono anticipatamente. Alterazioni si manifestano anche a carico delle infiorescenze, con cadute premature e fruttificazione irregolare, e dei frutti, con la comparsa di aree suberificate, di ampiezza variabile, percorse da screpolature.
Quali sono le cause che determinano il diffondersi di una tale patologia?
- Temperature elevate
- Tecniche agronomiche errate
Cosa fare per prevenirne i danni?
Partendo dal presupposto che é importante fare prevenzione ed essere rapidi nel riconoscere i segni caratteristici che lascia sulla pianta, suggeriamo caldamente di:
- Intervenire alla comparsa dei sintomi con trattamenti specifici
- Monitorare la coltura ed i parametri climatici
- Ricorrere ad una strategia integrata di coltivazione
Nella speranza di avervi dato qualche utile suggerimento o qualche informazione utile ad accrescere il vostro bagaglio di conoscenze in fatto di patologie dovute agli acari, Vi rinnoviamo il nostro invito a segnalarci vostre esperienze, curiosità, dubbi o se vi piacere il team Agrimarket Iblea rimane a vostra disposizione per consulenze sul campo personalizzate sulla base delle vostre specifiche esigenze.